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Da Un Sorriso In Più una Biblioteca con 300 libri e letture ad alta voce

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All'ospedale Sant'Anna nel reparto di Geriatria si avvia un progetto grazie all’associazione e ai suoi volontari

Data di pubblicazione:

04 Agosto 2025

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Un nuovo progetto prende vita nel reparto di Geriatria all’ospedale Sant’Anna grazie all’associazione Un Sorriso In Più e ai suoi volontari.
“E’ un ulteriore importante tassello per procedere nell’umanizzazione delle cure e nella realizzazione del modello Dementia Friendly Hospital. La lettura ad alta voce, il racconto di una storia sono una terapia occupazionale, una disciplina riabilitativa che promuove la salute e il benessere attraverso attività significative per la persona – sottolinea il primario, il professor Andrea Maria Maresca – Per una persona con demenza e allo stesso modo per un anziano fragile, il ricovero in ospedale può risultare molto difficile. Ci si ritrova in un ambiente sconosciuto, senza i propri riferimenti e tutto questo genera agitazione e paura, peggiorando così il disorientamento, fino a sviluppare il delirium, una condizione di confusione mentale acuta”.
Un Sorriso In Più – associazione che opera all’interno della Geriatria del Sant’Anna dal luglio 2017 – ha donato una Biblioteca con oltre 300 libri che sono stati sistemati nella sala all’ingresso del reparto. Domani, inoltre, alle 15.30, sempre per i pazienti ricoverati in Geriatria, inizieranno gli incontri con le letture ad alta voce. Per questo primo appuntamento Cesare, volontario dell’associazione, racconterà alcune delle storie d’amore più appassionate, a partire da quella tra Cleopatra e Cesare.

Un Sorriso In Più nasce nel 2004 per volontà della famiglia Canclini, proprietaria di un’azienda tessile comasca, per contrastare la solitudine delle persone anziane.

Il sogno dei fondatori è che ogni anziano e ogni bambino, grazie al tempo trascorso con i volontari della onlus, possa sentirsi importante, amato e apprezzato; e altrettanto, che ogni volontario, grazie al tempo trascorso con anziani e bambini possa sentirsi importante, amato e apprezzato. L’associazione promuove la cultura del dono, affinché ciascuno, secondo il proprio ruolo, le proprie attitudini e disponibilità possa sentirsi protagonista di questo grande sogno e non si senta solo nel proprio impegno realizzando così il meglio di sé. Il sostegno costante e appassionato dei fondatori ha accompagnato il lavoro dei volontari e ha dato vita ad azioni di amorevole cura. Tra i progetti avviati nel corso di questi anni ricordiamo Nipoti di Babbo NataleNipoti di Penna e Un Sorriso in Più Family

A marzo di quest’anno, con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Cadorago e il sostegno della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, l’associazione ha aperto a Cadorago il Caffè Alzheimer, uno spazio protetto e accogliente dove anziani che convivono con la demenza e caregiver possono recarsi insieme e vivere momenti piacevoli di condivisione: mentre al gruppo degli anziani sono offerte occasioni di relazione e di attività, il gruppo dei caregiver può trovare supporto e sostegno in personale esperto e qualificato.

 

“Per noi di Un Sorriso in Più nessuno dovrebbe mai sentirsi solo – spiega Laura Bricola, coordinatrice dei volontari – Siamo convinti che per prendersi cura delle persone, oltre alle cure fisiche, sia fondamentale affiancare una cura dello spirito e del benessere. Un lavoro quotidiano, fatto di relazione e di attenzione, di altruismo e di calore umano, di passioni condivise. La Biblioteca – organizzata grazie all’aiuto di Thea Genovese della Biblioteca di Colverde, sedi di Gironico e Drezzo – è una raccolta di libri del cuore regalati dai nostri volontari e dagli amici della nostra associazione e nella pagina iniziale di ogni libro i lettori troveranno una descrizione del motivo per cui il volume è stato scelto”.

I libri saranno a disposizione dei pazienti, dei loro familiari e del personale; al momento del ritiro del volume sarà sufficiente indicare nell’apposito “registro” i propri riferimenti.

“A nome di Asst Lariana ringraziamo l’associazione e i volontari per questa donazione – conclude il professor Maresca – E’ un gesto di attenzione e umanità nei confronti dei nostri anziani”.
Il modello Dementia Friendly Hospital è “un approccio di sanità inclusiva che prevede un ospedale, a misura di tutti, anche delle persone più fragili, come gli anziani affetti da demenza. Garantire il rispetto dei bisogni delle persone con demenza significa prevenire il peggioramento della disabilità, lo sviluppo di disturbi comportamentali e favorire il benessere della persona. Questo comporta una migliore qualità ed efficienza del servizio ospedaliero con ricoveri più brevi, un minor numero di complicanze e una maggiore soddisfazione non solo della persona ricoverata ma anche dei suoi familiari e del personale sanitario coinvolto. L’ospedale Dementia Friendly è un luogo dove la formazione del personale sul tema demenze, unitamente alle modifiche ambientali, ai percorsi intraospedalieri e territoriali, ed alla sinergia con il mondo del volontariato consentono di ridurre la disabilità ospedale-indotta mettendo al centro la cura della persona”.

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Ultimo aggiornamento: 04/08/2025, 12:34

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