Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana
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Gli urologi di Asst Lariana hanno concluso in questi giorni il lavoro di analisi sulla tipologia di pazienti - 24 - che hanno aderito alle giornate di prevenzione promosse da Regione Lombardia nei fine settimana del 12 e 13 e del 19 e 20 novembre. Novembre, infatti, è il mese dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata. “In alcuni casi si è reso necessario un approfondimento e questo conferma l’importanza di una valutazione precoce - sottolinea Giorgio Bozzini, primario dell’Urologia di Asst Lariana all’ospedale Sant’Anna - Diagnosticare per tempo una patologia è importante soprattutto perché determina il successivo percorso di cure. Per questo colgo nuovamente l’occasione per rinnovare l’invito ad effettuare i controlli necessari dopo aver parlato con il proprio medico di medicina generale”. Le giornate di prevenzione hanno visto, tra l’altro, la partecipazione dei volontari dell’associazione Fincopp Lombardia (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del pavimento pelvico https://www.fincopplombardia.org/sezionecomo/) che ha una sezione attiva a Como. “Sono per noi un aiuto prezioso e li ringraziamo per la collaborazione” sottolinea il dottor Bozzini.
Il cancro della prostata (una piccola ghiandola che è parte dell’apparato genitale maschile) è il tumore maschile più diffuso in Italia e nei paesi industrializzati. Si stima che in Italia nel 2019 siano stati diagnosticati 37mila nuovi casi. Nell'arco della propria vita un uomo su 9 nel nostro Paese ha la probabilità teorica di ammalarsi. Le cause non sono ancora note, tuttavia, sono stati individuati alcuni fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo di questa forma tumorale. I principali includono, ad esempio: età, la malattia è più frequente negli ultracinquantenni e la sua comparsa aumenta con l’età; storia familiare, gli uomini con un parente stretto (padre, fratello, zio) che si è ammalato di questo tumore prima dei 60 anni di età, hanno maggiori probabilità di esserne anch'essi colpiti; obesità; esposizione a inquinanti ambientali; abitudine al fumo di sigaretta; dieta ricca di latticini e grassi di origine animale e povera di frutta e verdura. Per maggiori informazioni https://www.issalute.it/ (Fonte Istituto Superiore della Sanità)