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Ictus: alla Radiologia del Sant’Anna software basato sull’intelligenza artificiale

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Processa automaticamente i dati della Tc e della risonanza e consente di ottenere mappe dettagliate e un’analisi precisa della perfusione cerebrale e della funzione capillare

Data di pubblicazione:

03 Dicembre 2025

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L’équipe della Radiologia dell’ospedale Sant’Anna

 
All’ospedale Sant’Anna, il reparto di Radiologia, diretto dal dottor Lorenzo Moramarco, ha introdotto da alcune settimane un innovativo software basato sull’intelligenza artificiale che consente diagnosi ancora più precise dell’ictus ischemico.
“L’ictus è una patologia tempo-dipendente in cui la precocità di intervento è correlata ad una migliore prognosi – osserva la dottoressa Silvia Pontesilli, neuroradiologa – Oltre al trattamento eseguito con i farmaci fibrinolitici somministrati per via endovenosa dal neurologo, quando viene individuata l’occlusione di un vaso arterioso principale ci si avvale anche di trattamenti meccanici di tromboaspirazione eseguiti per via endovascolare dai radiologi interventisti. Quest’ultimo trattamento, tra l’altro, si è dimostrato utile anche oltre i tempi canonici del trattamento medico”.
RapidAI – questo il nome del software – grazie all’intelligenza artificiale e all’utilizzo di specifici biomarcatori, derivati dall’analisi della curva di funzione del passaggio di mezzo di contrasto nel circolo cerebrale, processando automaticamente i dati della Tc e della risonanza magnetica consente di ottenere mappe dettagliate e un’analisi precisa della perfusione cerebrale e della funzione capillare nonchè di identificare rapidamente le aree di ipoperfusione e il nucleo ischemico, fondamentali per le decisioni terapeutiche tempestive ed efficaci. Il dispositivo, grazie ad un’applicazione dedicata, consente anche di poter visualizzare i risultati da remoto.
Asst Lariana con la Stroke Unit dell’ospedale Sant’Anna – diretta dalla dottoressa Laura Fusi, che è parte della Neurologia diretta da Giampiero Grampa – è l’Hub di riferimento in provincia di Como per l’ictus. Il trattamento del paziente vede un lavoro multidisciplinare svolto da medici, infermieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, logopedisti della Stroke Unit, del Pronto Soccorso e delle specialità di Neuroscienze (Neurologia, Neurochirurgia e Neuroriabilitazione), della Radiologia, in particolare della Radiologia Interventistica, della Cardiologia, della Chirurgia Vascolare e della Rianimazione.
“L’obiettivo comune – osserva la dottoressa Rosa Maria Muraca, primario della Radiologia dell’ospedale di Cantù e direttore del Dipartimento Gestionale dei Servizi di Asst Lariana – è minimizzare le conseguenze dell’ictus, assicurare le migliori prospettive di recupero e un’ottimale qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie”.
 

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Ultimo aggiornamento: 03/12/2025, 12:43

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