Prenota servizi e prestazioni CUP 800.638.638

Congresso SIGG Lombardia: la Geriatria al centro della sfida della complessità

Dettagli della notizia

Asst Lariana rappresentata dal professor Andrea Maria Maresca, dai geriatri Dario Chinetti, Chiara Morichetti, Cassandra Tutino, Martina Biotto e dalle infermiere di Famiglia e di Comunità Sara Leone e Marianna Varriale

Data di pubblicazione:

04 Novembre 2025

Tempo di lettura:

 

Al congresso regionale della SIGG (Società italiana di Gerontologia e Geriatria) che si è svolto nei giorni scorsi all’Università Cattolica di Cremona, l’invecchiamento è stato affrontato come un processo complesso ma ricco di potenzialità. Con il titolo “Corpo e mente nella persona che invecchia, la sfida della complessità”, l’evento ha riunito esperti da tutta la Lombardia per riflettere su una nuova visione della vecchiaia: non più solo fragilità ma occasione per rimanere attivi nella comunità. Durante le due giornate, si è discusso del ruolo centrale della collaborazione multidisciplinare nella cura degli anziani, delle opportunità offerte da telemedicina e intelligenza artificiale, e dell’impatto delle trasformazioni demografiche sulle politiche sociali e sanitarie nonchè dell’urgenza di individuare precocemente la fragilità, soprattutto in vista dell’aumento della popolazione over 85.

Al congresso Asst Lariana è stata rappresentata dal professor Andrea Maria Maresca, primario della Geriatria e direttore del Dipartimento di Area Medica di Asst Lariana, nonché direttore della scuola di specializzazione in Geriatria dell’Università degli Studi dell’Insubria, e dai colleghi geriatri Dario Chinetti, Chiara Morichetti e Cassandra Tutino che hanno presentato i propri contributi illustrando i nuovi modelli di presa in carico dell’anziano fragile, uno studio multicentrico che interesserà pazienti anziani con asma moderata-severa e che sarà condotto insieme alla Pneumologia di Asst Lariana e ad altri otto ospedali italiani, i rischi legati alla dislipidemia negli anziani ed infine le forme di sarcopenia, i legami con l’osteoporosi e le possibili terapie. La dottoressa Martina Biotto, insieme alle infermiere di Famiglia e di Comunità Sara Leone e Marianna Varriale nella sessione “Casi clinici”, ha presentato una relazione su “La gestione multiprofessionale al domicilio dell’anziano fragile”. Come uditori hanno inoltre partecipato la coordinatrice infermieristica della Geriatria Chiara Tagliabue e la case manager Carolina Mutti.

 

 

Approfondimento

 

Durante la sessione “Essere anziani oggi: prevenzione, cura, riabilitazione”, il professor Andrea Maria Maresca ha illustrato il modello sviluppato da Asst Lariana per la presa in carico dell’anziano fragile.

  1. Ambulatorio dei pazienti fragili – Casa di Comunità di Cantù e Casa di Comunità di Como: i medici di medicina generale segnalano pazienti anziani fragili (età uguale/superiore ai 70anni e valori della Clinical Frailty Scale, la scala clinica per valutare la fragilità del paziente uguali/superiori a 6) al PUA (Punto Unico di accesso) della Casa di Comunità e viene fissato un appuntamento per una visita geriatrica ambulatoriale o domiciliare insieme a un infermiere di Famiglia e di Comunità. Da luglio 2024 a luglio 2025 sono stati presi in carico 214 pazienti con un livello medio-alto di fragilità: nella maggior parte dei casi (92.1%) è stato possibile mantenere l’anziano nella propria abitazione, grazie all’attivazione dei servizi territoriali (C-Dom, Ifec, protesi/ausili) e dei servizi sociali (per l’attivazione delle misure welfare) Per il restante 7.9% è stato necessario l’invio ai servizi ospedalieri (Day Hospital, Odc, reparto per acuti, Pronto Soccorso, Hospice).
  2. Il ricovero negli Ospedali di Comunità di Cantù, Mariano Comense, Menaggio (da novembre aprirà anche quello di Como). L’ospedale di Comunità rappresenta il setting privilegiato per la gestione precoce del malato a maggior rischio di “instabilizzazione” fornendo così una risposta tempestiva per gli anziani a rischio di scompenso, riducendo l’impatto sul Pronto Soccorso e i ricoveri nei reparti per acuti.
  3. Team geriatrico in Pronto Soccorso: da marzo a settembre 2025 ha seguito 782 pazienti, aiutando a definire il setting più adeguato tra dimissione assistita, ricovero o altri percorsi territoriali (dei 782 pazienti, il 70% ha necessitato di un ricovero e il 25% è stato dimesso attivando servizi a domicilio). Per una quota pari a circa il 6% è emersa la possibilità di dimissioni al domicilio in presenza di una presa in carico geriatrica, un servizio a cui si sta lavorando e che sarà attivato nel corso dell’anno prossimo (Ge.Co).
  4. GE.Co équipe medico/infermieristica geriatrica domiciliare: in attivazione nel 2026, garantirà un supporto specialistico al medico di famiglia nella gestione degli anziani fragili a domicilio, che resta il setting privilegiato. L’équipe, costituita da geriatra e infermieri di Famiglia e di Comunità del Distretto, saranno dotate di una strumentazione portatile (ecografo, ECG, POCT per esami ematici) per fornire un inquadramento clinico diagnostico rapido direttamente al domicilio. Il modello proposto è stato accolto con grande interesse poiché rappresenta un esempio concreto di sanità territoriale in grado di rispondere in modo coordinato, precoce e sostenibile ai bisogni della popolazione anziana. “La fragilità nell’anziano – ha sottolineato il professor Maresca – è una condizione frequente e spesso non intercettata precocemente. Dobbiamo costruire un sistema di assistenza integrata in modo da fornire risposte adeguate alla gestione di questi pazienti”.

 

Nella sessione “La geriatria di fronte alle sfide della complessità” la dottoressa Cassandra Tutino ha presentato in anteprima lo studio multicentrico “Frailty Asthma”, recentemente approvato dal Comitato Etico di Asst Lariana. La ricerca, che sarà condotta in collaborazione con i colleghi pneumologi di Asst Lariana e altri otto ospedali italiani, ha l’obiettivo di caratterizzare la fragilità nei pazienti anziani affetti da asma severa e valutare la relazione con l’andamento clinico e la risposta ai trattamenti farmacologici, in particolare quelli biologici. Lo studio prevede una valutazione geriatrica multidimensionale (fisica, psichica e sociale) e un follow-up a 6 e 12 mesi. La fragilità emerge come variabile chiave nella gestione dell’asma in età avanzata: per questo, è fondamentale un approccio integrato tra geriatri e pneumologi, per personalizzare le cure e migliorare qualità e aspettative di vita. L’asma, seconda solo alla BCPO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) tra le malattie respiratorie croniche, rappresenta una condizione spesso sotto diagnosticata nell’anziano.

 

La dottoressa Chiara Morichetti nella sessione “Il geriatra e le patologie complesse” ha presentato una relazione sul tema “Le dislipidemie: sono un fattore di rischio anche nell’anziano?”. Nel suo intervento, ha evidenziato il ruolo centrale del colesterolo LDL nello sviluppo dell’aterosclerosi e nella correlata incidenza di eventi cardiovascolari. Il contributo rafforza il messaggio emerso dal congresso: anche nella terza età, la prevenzione cardiovascolare mirata è possibile e necessaria, se guidata da una valutazione attenta e personalizzata del rischio. L’intervento ha inoltre posto l’attenzione su un tema centrale nella cura dell’anziano: come declinare la gestione delle dislipidemie in soggetti fragili, spesso con comorbilità, polifarmacoterapia e maggiore vulnerabilità agli effetti collaterali e alle interazioni farmacologiche. Alcune evidenze scientifiche possono oggi orientare le scelte cliniche. “Già Lancet nel 2019 – ha osservato Morichetti – ha confermato che anche nei pazienti over 75, l’uso delle statine è associato a una significativa riduzione degli eventi cardiovascolari. Un’ulteriore conferma arriva dal Journal of American Geriatrics Society, con dati del 2024, sull’interruzione o prosecuzione della terapia con statine nei pazienti anziani. I risultati mostrano un aumento significativo di eventi cardiovascolari nei soggetti che sospendono il trattamento. In quest’ottica un buon prescrittore dovrebbe perseguire quattro obiettivi fondamentali: massimizzare l’efficacia del trattamento, minimizzare i rischi, contenere i costi e rispettare le scelte del paziente”.

Nel contesto geriatrico, particolare attenzione è dedicata alla deprescrizione, un processo sistematico volto a identificare e sospendere farmaci o regimi farmacologici quando i rischi superano i benefici attuali o potenziali. Il fulcro della decisione resta quindi il giudizio clinico, che integra comorbilità, età biologica e funzionale, aspettativa di vita, stato cognitivo, condizioni socio-economiche e valutazione del rischio cardiovascolare, insieme a un confronto condiviso con il paziente. “La decisione di iniziare un trattamento deve sempre derivare da un dialogo approfondito tra medico e paziente, che consideri il rischio cardiovascolare, la fragilità e lo stato cognitivo, la polifarmacoterapia, l’aspettativa di vita e la qualità di vita – ha sottolineato Morichetti –  È urgente promuovere studi clinici randomizzati controllati specifici per la popolazione anziana, oltre a tavoli multidisciplinari che includano la competenza geriatrica, per garantire scelte terapeutiche più consapevoli e personalizzate. Le linee guida che classificano i pazienti per età sono spesso insufficienti, perché non tengono conto della complessità rappresentata dalla fragilità.

 

Nella sessione “Geriatric Giants” il dottor Dario Chinetti ha affrontato il tema della sarcopenia, una condizione muscolo-scheletrica progressiva e generalizzata, associata a un aumentato rischio di cadute, fratture, disabilità fisica e mortalità. La diagnosi di sarcopenia si basa su tre criteri fondamentali: bassa forza muscolare, ridotta quantità e qualità muscolare, scarsa performance fisica, indicativa di sarcopenia severa. Non esistono ancora criteri diagnostici e standard di misurazione univoci tra le varie società scientifiche per la sarcopenia. Questa patologia si presenta in forme diverse: acuta, cronica, primaria e secondaria. Spesso sotto diagnosticata, è molto diffusa, con una prevalenza tra il 30 e il 50% negli over 80 e nei pazienti ospedalizzati. Strettamente legata alla malnutrizione, comporta una mortalità ospedaliera quadrupla rispetto a chi è ben nutrito e senza sarcopenia. “I dati che abbiamo raccolto nel reparto di Geriatria, al Sant’Anna, su circa 800 pazienti molto fragili e con numerose comorbilità – ha ricordato Chinetti – mostrano un’elevata incidenza di malnutrizione e sarcopenia, presenti nel 55,3% dei casi, e con il 43,4% di forme severe. Sarcopenia e osteoporosi sono strettamente collegate sul piano morfo-funzionale, causando una sindrome nota come osteosarcopenia (OS). Questa condizione aumenta significativamente il rischio di cadute, fratture, ospedalizzazioni e mortalità negli anziani, soprattutto in presenza di malattie croniche. Per poter applicare terapie mirate, è quindi necessario sviluppare un nuovo algoritmo diagnostico che unisca sarcopenia e osteoporosi”. Secondo recenti studi risulta ancora controverso il ruolo della vitamina D nel migliorare la qualità e quantità del tessuto muscolare, sebbene sembri efficace nel ridurre il numero di cadute se inserita in una terapia multicomponente, mentre è più chiaro il suo beneficio sul tessuto osseo. “Un possibile supporto aggiuntivo alla dieta e all’esercizio fisico sono gli alimenti a fini medici speciali (AFS) – ha spiegato il geriatra –  Nonostante la poca letteratura sull’argomento, uno studio ha mostrato come un AFS contenente omega-3, leucina e lactobacillus paracasei PS23 migliori significativamente la performance fisica e muscolare in 8 settimane, con un aumento degli aminoacidi essenziali. I futuri approcci farmacologici punteranno a intervenire su disfunzioni mitocondriali, asse muscolo-microbiota, resistenza anabolica, giunzione neuromuscolare e vie dei miosatelliti, con anticorpi monoclonali promettenti come quelli contro la miostatina. Nonostante la scarsa conoscenza e attenzione verso la sarcopenia tra popolazione e operatori sanitari, questa rappresenta una vera urgenza medica. Diagnosi e trattamento tempestivi saranno cruciali per prevenire le sue importanti complicanze”.

PARLIAMO DI

Ultimo aggiornamento: 04/11/2025, 16:27

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Rating:

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri
Icona