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Intelligenza Artificiale in Anatomia Patologica: un corso di Asst Lariana ne illustra prospettive e applicazioni

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Una svolta epocale per la cura del cancro. Al Sant’Anna avviata in queste settimane la digitalizzazione dell'Anatomia Patologica

Data di pubblicazione:

16 Ottobre 2025

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Alta adesione di pubblico e un panel di livello internazionale per il corso “Le prospettive e le applicazioni odierne dell’Intelligenza Artificiale in Anatomia Patologica”, svoltosi all’ospedale Sant’Anna, nei giorni scorsi, per riflettere sui futuri scenari possibili dopo l’ingresso in medicina di programmi di intelligenza artificiale. L’iniziativa, organizzata dal direttore dell’Anatomia Patologica di Asst Lariana Carlo Patriarca, con il supporto dell’ufficio Gestione Sviluppo e Formazione Risorse Umane aziendale, ha richiamato discenti anche da fuori regione, suscitando un grande interesse. Tra gli anatomo-patologi, sono intervenuti Alessandro Caputo (Università degli Studi di Salerno), Biagio Paolini (Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano) e Vincenzo L’Imperio (Università degli Studi di Milano-Bicocca).
Tante le curiosità emerse dalla platea, provocando discussioni e domande. A moderare l’incontro di studio, insieme al dottor Patriarca, il professor Stefano La Rosa dell’Università degli Studi dell’Insubria. L’occasione ha visto anche l’intervento di un’ospite d’eccezione, la professoressa Alessia Cimadamore (Università degli Studi di Udine), specializzatasi in AI presso il Brigham and Women’s Hospital dell’Università di Harvard, collaboratrice del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, che ha approfondito le potenzialità dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni nel campo dell’uropatologia.
“L’applicazione dell’AI in anatomia patologica sarà una svolta epocale e avverrà, ma lentamente, considerando il fatto che prima di poter applicare l’AI è necessario affrontare la digitalizzazione – spiega la professoressa Cimadamore – ovvero la transizione dal microscopio allo schermo del computer con i vetrini digitali. Nel momento in cui un’anatomia patologica sarà digitalizzata, diventerà semplice e anche conveniente applicare gli algoritmi dell’AI”. Incalcolabili per il paziente i vantaggi dell’ingresso dell’intelligenza artificiale in anatomia patologica. “I sistemi di AI applicati per esempio al cancro prostatico, mostrano elevate prestazioni – sottolinea Cimadamore – sia nella diagnosi che nel grading del cancro al pari di patologi esperti, migliorando notevolmente l’accuratezza diagnostica dei patologi e riducendo significativamente i tempi di analisi”.
Notevoli i vantaggi anche per il medico. “Avere i vetrini rivisti o pre-valutati da un sistema di AI significa avere un altro paio di occhi – osserva – come un assistente personale in grado di identificare foci tumorali, dare priorità ai casi positivi, quantificare i vari pattern presenti nel cancro e dare un grado più accurato”. Ma non solo, “l’utilizzo dell’IA potrebbe fornire dei dati che il patologo non riesce a fornire dalla sola osservazione del vetrino – rileva la specialista – come ad esempio la probabilità di trovare specifiche mutazioni o valutare il rischio di quel tumore di avere metastasi a distanza di 5 anni dalla diagnosi, o predire se quel paziente risponderà meglio ad una terapia piuttosto che ad un’altra”.
Di rilievo si annunciano dunque le opportunità offerte dall’introduzione dell’AI. “Tuttavia, i quadri normativi – avverte la studiosa – sono ancora in fase iniziale di sviluppo, con un numero limitato di piattaforme approvate per l’uso clinico, il che evidenzia la necessità di protocolli di validazione standardizzati”.
Al Sant’Anna avviata in queste settimane la digitalizzazione
“Il processo di digitalizzazione è stato avviato nel nostro ospedale, dove la transizione dal microscopio allo schermo, o per meglio dire l’integrazione tra microscopio e scanner – spiega il dottor Patriarca – sta cominciando proprio in queste settimane, grazie a un primo scanner installato nell’Anatomia Patologica del Sant’Anna”.

 

Da sx Stefano La Rosa, Alessandra Cimadamore,        Carlo Patriarca, Biagio Paolini e Vincenzo L’Imperio

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Ultimo aggiornamento: 16/10/2025, 15:32

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